21/07/2025 BASSANO DEL GRAPPA – Dopo l’annuncio della trattativa fra Comune e parrocchia per il teatro Da Ponte scatta il rebus in città: quale sarà il nuovo teatro cittadino? || Sasso nello stagno che crea le proverbiali onde in grado di creare una visione tutta nuova oppure pietra che intorbidisce le acque, impedendo di vederci chiaro? Da sassolino motivatore a pietra dello scandalo il passo è brevissimo, e l’annuncio di don Andrea Guglielmi, che ai nostri microfoni ha messo sul mercato la sala Da Ponte come prossimo teatro cittadino mette in una prospettiva tutta nuova il dibattito sul polo teatrale bassanese. La scelta sarà comunque politica, perché l’Amministrazione comunale dovrà prima o poi prendere una decisione su questa situazione così complessa. E se del progetto del parcheggio Le Piazze si può fare una palla di carta da gettare nel cestino, non così si può dire della corsa a due fra Astra e Da Ponte. E via a un altro dibattito interno alla maggioranza. A questo punto qualcuno può giustamente chiedersi se Bassano abbia bisogno effettivamente di due teatri e l’occasione è propizia per girare la domanda all’assessore. E se Bassano non ha bisogno di due teatri, non ha neppure bisogno di un’altra domanda lasciata in sospeso. Ovvero, leggendo fra le righe di quel che dice Zonta, se uno dei due progetti verrà scelto non si può trasformare l’altro nell’ennesimo problema. E quindi? Quindi il rischio è che la questione del teatro diventi, come si suol dire, un cinema… – Intervistati ANDREA ZONTA (Assessore all’Urbanistica di Bassano del Grappa) (Servizio di Ferdinando Garavello)


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