23/07/2025 POSSAGNO – Scoperto il primo dei 6 testamenti dello scultore neoclassico Antonio Canova. Un grande artista che si conferma un grande uomo || Scoperto il primo testamento di Antonio Canova, datato 1799. Il documento é emerso quasi per caso, durante la sistemazione dell’archivio parrocchiale di Possagno, grazie allo studioso Marcello Cavarzan.Si tratta di una bozza notarile, redatta dal prestigioso notaio bassanese, amico e uomo di fiducia di Canova, il conte Tiberio Roberti, quando lo scultore era ancora 42enne, ma già dimostra chiaramente il suo animo filantropico e soprattutto il suo amore per la sua città natale e per la gente che vi abita. Nel documento, che ancora non si può visionare, in attesa del placet della curia, il primo cui ne seguiranno altri 5, vegono disposte la creazione di una biblioteca artistica e di una raccolta di statue in gesso nella sua casa di Possagno, dove i giovani possano esercitarsi nel disegno, il lascito della maggior parte dei suoi beni alla comunità possagnese e la concessione annuale di tre doti nuziali a giovani donne del paese, primo esempio di tutela e garanzia della libertà economica alle donne. E palpabile l’emozione di chi ha trovato, in una cartellina ancora mai aperta, o quasi, il prezioso documento.Un artista esemplare che si rivela sempre più un uomo esemplare, un uomo buono, interamente vocato alla sua arte, alla sua libertà e all’attenzione alla sua terra. – Intervistati MARCELLO CAVARZAN (Studioso ), VALERIO FAVERO (Sindaco Possagno), MOIRA MASCOTTO (Direttrice Museo Gypsotheca Antonio Canova) (Servizio di Vanessa Banzato)


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