05/08/2022 BRENDOLA – Siccità che non molla la presa. Agricoltura in ginocchio a causa della carenza idrica. Brendola chiede il riconoscimento dello stato di calamità per deficit idrico. Resta in vigore il divieto di attingimento dal Fiumicello Brendola dopo il sopralluogo tecnico di ieri || Mais, soia e vitigni. Sono tra le colture che nel territorio di Brendola hanno subito il contraccolpo maggiore dovuto a questo lungo periodo di carenza idrica. Temperature record e assenza di precipitazioni senza precedenti, 150 aziende agricole e centinaia di ettari di coltivazioni raccolte in 20 chilometri quadrati, nella morsa del caldo, l’ agricoltura in ginocchio. Questo il panorama che ha indotto il sindaco Bruno Beltrame a chiedere al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e al Presidente della Regione il riconoscimento dello stato di calamità naturale per deficit idrico. – Intervistati BRUNO BELTRAME (Sindaco di Brendola) (Servizio di Luisa Bertini)


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