05/10/2023 BASSANO DEL GRAPPA – Nel giorno della fiera franca, punto di riferimento per l’agricoltura di tutto il territorio, arriva la notizia: lunedì ci sarà il tavolo di lavoro su Baxi, e gli occhi di tutti sono puntati sulle campagne di San Lazzaro || La fiera franca di Bassano del Grappa è uno degli appuntamenti più importanti per il mondo agricolo del territorio, eredità di quel periodo medievale in cui alcune fiere del territorio erano esenti dagli onnipresenti dazi dell’epoca. A pochi giorni da San Martino, tradizionale fine dell’annata agraria, la fiera franca bassanese è sempre stata un momento fondamentale per tirare le somme del comparto primario. E quest’anno l’evento ha un retroscena ancora più importante, dato che cade nel bel mezzo della più rovente battaglia civile, politica e cittadina attorno all’ultimo lembo di campagna bassanese. Già, perché il futuro di San Lazzaro non è ancora scritto e il bivio nel quale si è fermata la storia di quegli ultimi, pochi e resistenti campi coltivati potrebbe portare a un futuro in verde oppure a un domani – per così dire – grigio cemento. E nel bel mezzo di questo stallo arriva la convocazione per il tavolo di lavoro su Baxi, richiesto e atteso da settimane da tutta la città. L’invito del sindaco Elena Pavan è già stato recapitato alla Baxi, alle sedi sindacali provinciali di Cgil, Cisl e Uil, al vicesindaco Andrea Zonta e all’assessore all’urbanistica, Andrea Viero, ai capigruppo di maggioranza e pure a quelli di minoranza. L’incontro si terrà lunedì alle 15 in sala Ferracina e la convocazione è piuttosto chiara, dato che cita solamente il futuro occupazionale di Baxi. Non si fa menzione nell’invito di una prosecuzione del percorso di Pengo e del progetto che voleva portare capannoni, asfalto e cemento nelle campagne di San Lazzaro. Il fatto che non stia scritto da nessuna parte, però, non vuol dire che questo percorso sia stato indirizzato su un binario morto come hanno chiesto per molto tempo i residenti di Riva Bianca, Rambolina e San Lazzaro, i cittadini dei quartieri circostanti e pure le associazioni ambientaliste e di categoria del mondo agricolo. Per non parlare del vasto movimento civico e politico che ha sempre criticato in maniera aperta e durissima la (Servizio di Ferdinando Garavello)