02/08/2024 VALBRENTA – C’è un filo d’oro che unisce le acque del Brenta a quelle della Marna, il secondo fiume di Parigi. L’oro olimpico nella canoa slalom K1 maschile di Giovanni De Gennaro nasce dagli allenamenti fatti nel vicentino || Dalla Valbrenta al podio più alto dei giochi olimpici. Per la terza volta nella storia della canoa slalom K1 è l’inno d’Italia a risuonare, splendente del luccichio più bello, quello della medaglia d’oro. ome questa volta è quello di Giovanni De Gennaro, bresciano ma con forti radici sporti e ore di allenamenti nelle acque vicenti del Brenta. Prima di lui gli allori erano stati per Pierpaolo Ferrazzi a Barcellona 1992 e Daniele Molmenti a Londra 2012. Alla sua terza Olimpiade, De Gennaro ha sviluppato una gara praticamente perfetta, senza errori e con un tempo imbattibile per gli avversari. Pontarollo, da ex atleta e istruttore, aveva le sensazioni giuste. Il Brenta dunque si conferma fucina di campioni. La Federazione ha infatti in questa valle due centri nazionali di allenamento e formazione, che però sono arischio se dovesse avanzare il progetto di una diga per scopi idroelettirici, che ridurrebbe la portata del fiume e le sue caratteristiche di palestra a cielo aperto. Per il momento si pensa giustamente a festeggiare – Intervistati IVAN PONTAROLLO (“Ivan Team”) (Servizio di Mirco Cavallin)


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