12/08/2024 ROSA’ – Domenica prossima, 18 agosto, a Cusinati di Rosà si terrà una grande cerimonia per rendere omaggio al primo beato rosatese, padre Giovanni Didoné. || 28 novembre 1964. Sono le sei del pomeriggio quando la jeep del colonnello congolese, Abedì Masanga, già autore del massacro dei padri nella missione di Baraka, si ferma davanti alla grande statua dell’Immacolata che domina l’entrata della missione di Fizi. Il capo periferico della guerriglia scende dalla vettura e chiama ad alta voce padre Giovanni Didonè. Il missionario non ha neppure il tempo di uscire che un proiettile lo colpisce in fronte. Cade senza un lamento. Finisce in maniera tragica la giovane vita di padre Giovanni Didonè, originario di Cusinati di Rosà, ucciso a soli 34 anni mentre stava svolgendo il suo lavoro come missionario saveriano in Congo. Inutili i suoi tentativi, negli anni africani, di far superare i desideri di vendetta tra clan indigeni e far cadere i giudizi negativi nei confronti dei bianchi, lottando per la pace e la fratellanza. Quella volontà di pace che ha contraddistinto la sua vita.A lui l’intera comunità rosatese ha dedicato il premio città di Rosà lo scorso gennaio e ora é il momento della beatificazione ufficiale che avverrà domenica 18 agosto in Congo, dove Padre Didonè é morto da martire. E anche il suo paese natale renderà onore al padre. – Intervistati ELENA MEZZALIRA (Sindaca Rosà) (Servizio di Vanessa Banzato)


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