27/01/2025 VICENZA – 83 anni fa la battaglia Nikolaevka fu uno degli episodi eroici nella ritirata dell’esercito italiano dalla Russia. La storia del cappotto di un capitano padovano ci riporta a quella drammatica pagina di storia. || E’ un vero museo la casa di Ganni Periz, appassionato ricercatore della storia dell’esercito e degli Alpini e lui stesso penna nera. In occasione della terza giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini e dell’82° anniversario della battaglia di Nikolaevka, ci mostra tanti cimeli, o come lui li definisce, reliquie. Ci mostra il cappotto del Capitano Cesare Brigenti, padovano, ufficiale del 9° Reggimento Alpini, medagliato nelle campagne di Grecia e inviato anche in Russia.In patria, dopo sofferenze indicibili e centinaia di chilometri a piedi, tornarono in pochi nella ritirata, come raccontano gli scritti di Mario Rigorni Stern, Nuto Revelli, Giulio Bedeschi. L’abbigliamento era inadeguato all’inverno russo.Dall’Italia partirono più di 60mila alpini. 40mila non tornarono e tanti si sacrificarono proprio a Nikolaevka, sfondando con la forza della disperazione le linee nemiche. Fu questo che permise agli altri di salvarsi. – Intervistati GIANNI PERIZ (Alpino) (Servizio di Mirco Cavallin)


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