14/04/2025 BASSANO DEL GRAPPA – Sempre più anziani, sempre più soli. E l’assetto delle case di riposo bassanesi diventa un tema fondamentale per il futuro, a partire da villa Serena. || Non serve certo un veggente per prevedere che nel futuro ci saranno sempre più anziani, che la gran parte di loro saranno soli e che la società dovrà prendersene cura. La prospettiva è drammatica e lo sottolineano gli addetti ai lavori, che lanciano questo appello ormai da tempo. Ne sa qualcosa Roberto Volpe, presidente dell’Unione regionale delle istituzioni di assistenza. Anche se si volesse dare una risposta immediata alle tante, tantissime richieste che galleggiano nei cassetti delle case di riposo del Veneto – e Bassano non è da meno – c’è un nodo da sciogliere, quello del personale. A Bassano l’esperienza è ben nota, è quella dell’Isacc. Una tradizione fortissima, un metodo che ha fatto scuola. Che però oggi fa i conti con i 200 posti liberi sui 300 disponibili a villa Serena, dove è già iniziata una collaborazione proficua fra pubblico e privato. Il comodato d’uso della struttura scade però fra due anni e sono in molti ora che si rivolgono all’Amministrazione di Nicola Finco per sapere che intenzioni ha il Comune: pare che la volontà di dismettere villa Serena stia maturando in una direzione completamente diversa, per rispondere alle esigenze ormai imminenti della città e del territorio. Ma è necessario che Finco batta un colpo. Ora. – Intervistati ROBERTO VOLPE (Presidente Uripa), VALENTINO CHEMIN (Bassano Solidale) (Servizio di Ferdinando Garavello)


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