18/08/2022 VICENZA – Rischio sismico, si alza la fascia di classificazione per 186 comuni veneti, 76 vicentini. Ma c’è un problema: con l’innalzamento degli approfondimenti urbanistici richiesti, potrebbero andare a rilento i piani urbanistici. Serve uno sblocco burocratico. || Rischio sismico. Innanzitutto un terremoto burocratico. In Veneto viene alzata la fascia di rischio per 186 Comuni, di cui 76 vicentini, con un passaggio di zona da tre a due. Dalla A di Altissimo alla Z di Zugliano, compresi Vicenza e Bassano del Grappa, il 66,6% dei comuni vicentini viene classificato ad un livello più alto di rischio sismico. Le conseguenze sono, appunto, innanzitutto, burocratiche, visto che giustamente viene richiesto un innalzamento degli approfondimenti urbanistici, evasi dal Genio Civile. Peccato che gli uffici del Genio Civile, a quanto pare, potrebbero contare su pochissimo personale e quindi siano quasi al collasso, e l’Ufficio Difesa del Suolo della Regione Veneto, cui spetterebbe un altro fondamentale parere, avrebbe un organico di uno, un solo dipendente. Il tutto, a ricaduta, finisce su privati e comuni: se le pratiche di approfondimento urbanistico vengono evase lentamente, vanno di conseguenza a rilento anche i lavori per sistemare palazzi, centri urbani e piazze. Insomma, interventi immobiliari e piani urbanistici rischiano di andare a rilento, se non addirittura di saltare, con relativi progetti e investimenti. Di qui l’interrogazione presentata dal capogruppo del Partito Democratico in consiglio Regionale Veneto, Giacomo Possamai. – Intervistati GIACOMO POSSAMAI (Partito Democratico – Capogruppo in Consiglio Regionale) (Servizio di Carlo Alberto Inghilleri)


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