07/09/2022 VICENZA – L’allarme dei gestori delle piscine: «Bollette non più sostenibili, si intervenga» || Bollette non più sostenibili. Il grido d’allarme, arriva dai gestori degli impianti natatori, che dopo i due anni di pandemia, che hanno duramente colpito il settore, adesso sono alle prese con i rincari di luce e gas. «Per noi la situazione è drammatica – dice Silvia Cunico, gestore dei diversi impianti natatori del vicentino – siamo reduci da un lockdown totale – tra i primi ad essere chiusi e tra gli ultimi ad essere riaperti – poi il secondo anno di pandemia con gli ingressi contingentati, che ci ha costretto ad aggiungere personale addetto al controllo del green pass. Situazione che ci ha messo in ginocchio. Adesso il caro bollette – continua Cunico snocciolando i numeri – Basti pensare che ad esempio nell’impianto di Caldogno i costi del gas del solo mese di maggio sono schizzati dai 20 mila euro dello scorso anno ai 50 mila di quest’anno. Stessa cosa per l’energia elettrica: le ultime utenze del bimestre maggio-giugno sono passate da 8 mila euro del 2021 ai 17 mila euro di quest’anno. E la stima per i prossimi mesi è che la luce passerà a 25 mila euro. Ciò significa che sta triplicando»Situazione che mette a dura prova e che implica una scelta su due i fronti d’azione, in attesa che la politica trovi soluzioni: «ridurre i costi e aumentare gli introiti» spiega Cunico – che sottolinea la volontà di non aumentare i prezzi. – Intervistati SILVIA CUNICO (Gestore impianti natatori) (Servizio di Luisa Bertini)


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