17/09/2022 SANDRIGO – Sessant’anni fa nasceva l’Unione delle Pro Loco proprio a Bassano. Ma al compleanno del sodalizio indovinate chi mancava? || Sessant’anni fa le Pro Loco italiane decidevano di farsi associazione – anzi unione – per dare più forza al lavoro di migliaia di volontari. Il battesimo del sodalizio è avvenuto – e questo forse non tutti lo sanno – proprio a Bassano del Grappa nello studio del notaio Grespigni Manetti. E poche ore fa, nell’assemblea regionale delle pro loco durante la quale sono stati celebrati i 60 anni dell’associazione, Bassano ha avuto un ruolo fondamentale. Ecco, forse un po’ meno che fondamentale. Anzi, diciamola tutta: fra i sindaci presenti mancava proprio quello di Bassano del Grappa. Nessuno ha visto Elena Pavan alla festa di Sandrigo, dove erano presenti decine di sindaci da tutto il Veneto per un avvenimento così importante. C’erano Germano Racchella per Cartigliano, Matteo Mozzo per Marostica, Luigi Pellanda di Tezze e Morena Martini di Rossano Veneto, oltre a molte altre fasce tricolori. E la Pavan? Niente, non pervenuta. Per ovvi motivi non c’era neppure il suo vice Roberto Marin che ha dato le dimissioni pochi giorni fa e il cui posto è ancora vacante. Ma, a meno che non ci fosse un consigliere comunale nascosto in sala, di Bassano non c’era proprio nessuno. E per dirla ancora tutta, a un evento del genere dovrebbe andare almeno un rappresentante della giunta. E quindi, direte voi? Quindi ancora una volta Bassano esce dalle dinamiche di territorio, anche quando avrebbe più diritto a essere presente e ad avere un ruolo di guida e faro. Invece la presenza di Elena Pavan è stata evanescente a dir poco anche in questo caso e l’assenza è stata notata e chiacchierata da molti colleghi di ogni schieramento politico. Chissà, forse a Bassano qualcuno avrà fatto il ragionamento ben espresso in un vecchio film. (Servizio di Ferdinando Garavello)


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