27/09/2022 BASSANO DEL GRAPPA – I dati impietosi delle ultime tornale elettorali dicono che la Lega ha perso a Bassano migliaia di voti in appena due anni. Fra i motivi la decisione di non ascoltare il territorio sul tema della sanità || Ormai è chiaro, sulla sanità la Lega ha giocato a Bassano e dintorni una partita molto rischiosa: tutti – o quasi – schierati in difesa dell’Ulss7 e del dg Carlo Bramezza, tanto che l’azione sacrosanta di bocciatura del direttore da parte dei sindaci del bassanese ha causato un numero spropositato di lavate di capo e attriti fortissimi con i piani alti della sanità regionale. Poi, dopo il brutto voto rifilato alla gestione Bramezza, tutti sono tornati nei ranghi e l’unico leghista a metterci la faccia quando i cittadini hanno ben pensato di racimolare migliaia di firme per ribadire ancora una volta che il San Bassiano a loro così non va proprio giù è stato Nicola Finco. Il vicepresidente del consiglio regionale ha accolto i rappresentanti dei cittadini, consapevole che non si trattava di un’azione politica ma di un’istanza del territorio, e ha fisicamente ricevuto il faldone con le firme e le segnalazioni. Nel frattempo l’estate è passata, è arrivato il momento delle elezioni e i bassanesi hanno detto la loro nel segreto dell’urna alla politica della Lega sulla sanità locale. Il grafico del voto è impietoso, dato che le liste Zaia Presidente e Lega Salvini avevano raccolto nelle regionali del 2020 proprio a Bassano 10 mila voti, con uno schiacciante 55,3 per cento. E adesso? Il risultato di domenica parla di uno striminzito 12 per cento e di appena 2600 voti. L’asticella si ferma a un quarto del risultato di appena due anni fa, per non parlare dell’indiscussa leadership leghista alle comunali del 2019 e alle politiche del 2018. In tanti, cercando i motivi del tracollo, puntano il dito sulla mancanza di dialogo con il territorio e su questo argomento la sanità è prima della lista delle priorità dei cittadini. Questi volevano risposte, che non sono arrivate. E hanno deciso di cambiare interlocutore. Ma i quesiti restano, assieme alla situazione che li genera quotidianamente. E che sta cambiando in modo radicale l’assetto politico del bassanese. Sai mai che stavolta q (Servizio di Ferdinando Garavello)


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