24/12/2022 LONIGO – «Lo Stato non tutela chi va sulle due ruote» è la grave denuncia che aleggia e rimane dopo il funerale di Davide Rebellin, il grande campione di ciclismo. A Lonigo in molti si sono uniti all’appello affinchè vengano introdotte norme più severe. || Spenti i riflettori sul funerale di Davide Rebelin. Riecheggia la rabbia e il dolore espresso da più parti ieri per il modo in cui il grande campione di ciclismo è morto. In attesa dell’esito ufficiale dell’autopsia e dell’inizio del procedimento giudiziario, in molti hanno sottolineato la pericolosità delle strade italiane per i ciclisti. Secondo l’Istat ogni anno muore più di una persona su due. Una media annua di 217 persone dal 2018 al 2021. In molti paesi europei vige la distanza minima di 1 metro e mezzo per sorpassare una bicicletta. – Intervistati GILBERTO SIMONI (EX CICLISTA PROFESSIONISTA), LUCIO CORDIOLI (MEDICO SPORTIVO) (Servizio di Daniele Garbin)


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