11/03/2023 VICENZA – Le piogge tanto agognate non arrivano, cresce l’apprensioneanche nel nostro territorio. Per la Provincia il problema va affrontato con strategie di lungo periodo. || Allarme siccità anche nel vicentino. Il Livello del Bacchiglione è sceso di un metro e nonostante le timide piogge di inizio mese non è previsto a breve quel mese di acqua che servirebbe per rimpinguare le falde. Anche il Brenta registra la diminuzione di un terzo del volume d’acqua che statisticamente dovrebbe scorrere in questo periodo : 20 metri cubi al secondo contro i 35.Se lo scorso anno si parlava di siccità dovuta ad effetti climatici eccezionali che si ripetono con cadenze decenalli, il ritorno per in secondo anno consecutivo di valori di precipitazioni così basse fa presagire scenari inquietanti. Secondo l’Arpav mancano 138 millimetri di pioggia, ne servirebbero 200 per riequilibrare le medie. Servono ugentemente quelle opere strutturali per conservare l’acqua in bacini a monte della pianura. La regione veneto sta studiando un piano di interventi con i consorzi di bonifica per un valore complessivo di 2 miliardi e mezzo di euro. Una quindicina di invasi sarebebro previsti anche in provincia di Vicenza , sfruttando le ex cave. Una modalità consolidata sui colli berici.I pozzi bevitori realizzati in accordo tra consorzi di Bonifica e Provincia sono già una realtà a Sarcedo e Cornedo vicentino, e forniscono prestazioni interessanti per tappare le emergenze, ma servono opere strutturali di ampio respiro. Le sorgenti del Bacchiglione a Dueville sono già monitorate con apprensione. – Intervistati GIANNI BIASIOLO (VICEPRESIDENTE CONFAGRICOLTURA VICENZA), ANDREA NARDIN (PRESIDENTE PROVINCIA DI VICENZA) (Servizio di Daniele Garbin)


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