16/02/2023 VICENZA – Cittadini e automobilisti vicentini divisi sul tema dei carburanti. L’Europa vuole lo stop per gasolio e benzina, ma le perplessità non mancano. || La strada è segnata. L’addio dell’Europa ad auto e furgoni nuovi, a benzina e diesel, dal 2035, è stato ufficializzato dalla Commissione Europea. Una decisione che divide i vicentini. Il Governo si già detto contrario, per il pericolo di perdere posti di lavoro e mettere in crisi le industrie automobilistiche italiane. Anche nel vicentino sono in netto aumento le colonnine di ricarica nei luoghi pubblici. Nel parcheggio del centro commerciale Le Piramidi infatti ce ne sono quasi 30, e sempre molto frequentate. La ricarica, per i vicentini, è il nodo della questione e l’unica criticità.La discussione è anche sui costi. Con il caro bollette anche ricaricare l’auto costa di più.Per ricaricare le auto dunque serve elettricità, come la produciamo? In Germania e Polonia con centrali a carbone, aumentate dal 40 all’80 per cento. Infine c’è il timore di chi ha un’auto che teme di dover svendere, rottamare o sostituire. Va ricordato che nel 2035 non si potranno vendere auto con motore che va a benzina o gasolio, ma quelle già esistenti potranno continuare a circolare. Però al 2035 mancano solo 12 anni, troppo pochi. Una decisione così drastica non è urgente.Detto che le auto di lusso, Maserati, Ferrari, Lamborghini, avranno la proroga di un anno, dal Minstero per l’Ambiente viene anche l’indicazione di spingere per i biocarburanti, che sono puliti. Di certo a Vicenza le aziende del settore sono centinaia, tutte già in fermento. (Servizio di Federico Fusetti)


videoid(L3dSaSZD7sM)finevideoid-categoria(vicenzatg)finecategoria